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L'ing. Cantamessa, direttore generale della Fondazione FS, a bordo dell'ETR232 - Foto Fondazione Fs
La Fondazione FS mette a disposizione del pubblico il suo patrimonio tecnico, storico e culturale
3 Ottobre 2013 Ferrovie
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L'ing. Cantamessa, direttore generale della Fondazione FS, a bordo dell'ETR232 - Foto Fondazione Fs

L’ing. Cantamessa, direttore generale della Fondazione FS, a bordo dell’ETR232 – Foto Fondazione Fs

Un inestimabile patrimonio composto di oltre 500mila foto, 3mila pellicole cinematografiche, una biblioteca con 50mila volumi, centinaia di rotabili storici, migliaia di cartografie e progetti di ponti, gallerie, linee ferroviarie, progetti e immagini fotografiche di locomotive e veicoli storici. Un tesoro di grandissimo valore storico, tecnico e artistico che la Fondazione Fs mette finalmente a disposizione del pubblico.

Nata il 6 marzo 2013 (v. articolo) per iniziativa della capogruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia, ed operativa dal 2 luglio dello stesso anno (v. articolo), la Fondazione FS Italiane ha lo scopo di valorizzare e preservare l’inestimabile patrimonio storico, tecnico, ingegneristico e industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Le tre Società hanno infatti conferito alla neonata Fondazione circa 200 rotabili del “parco storico operativo”, costruiti nella prima metà del ‘900 ed ancora funzionanti, oltre 50 mezzi storici non in esercizio custoditi nel Museo Nazionale di Pietrarsa nonché l’intera dotazione libraria ed archivistica del Gruppo.

Un patrimonio documentale, riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali come la più grande raccolta storica, fotografica ma anche audio-video, di carattere ferroviario esistente in Italia.
Dalle foto del viaggio pastorale di Pio IX nel 1863 a Velletri al filmato del pellegrinaggio in treno ad Assisi nel ’62 di Papa Giovanni XXIII; dai progetti delle grandi infrastrutture del Paese, il Traforo del Sempione, la Galleria del Frejus, la Direttissima Roma-Firenze, alla mitica locomotiva a vapore Bayard del 1839, esposta nel Museo di Pietrarsa o le immagini memorabili del film di Totò girate in un vagone letto degli anni ’50.
L’obiettivo della Fondazione FS Italiane non è quello di celebrare il passato ma dare impulso nel Paese alla riscoperta della storia delle ferrovie nazionali divulgandone la cultura, valorizzando il Museo Nazionale di Pietrarsa e organizzando, insieme alle associazioni attive sul territorio, l’attività di treni storico-turistici.
Tre gli ambiti operativi della Fondazione FS: “Servizio Rotabili Storici”, che gestirà l’attività relativa ai 200 mezzi storici ancora operativi; “Servizio Archivi e Biblioteca”, che gestirà gli archivi cartacei e audiovisivi e la biblioteca; e “Servizio Infrastrutture e Musei” che curerà anche il Museo Nazionale di Pietrarsa, nelle ex officine borboniche dell’Opificio Meccanico e Pirotecnico.
Nel Museo Nazionale di Pietrarsa, a Portici, sono esposte numerose locomotive, carrozze: dalla Bayard, all’ex carrozza reale; dalle littorine alle mitiche carrozze “Centoporte”; dai modellini dei treni antesignani dell’Alta Velocità: Arlecchino e Settebello, alla più varia oggettistica ferroviaria e ai suggestivi arredi d’epoca.
Il patrimonio bibliotecario si compone di oltre 50mila volumi: monografie, collane e riviste, dall’epoca preunitaria ai giorni nostri. Il patrimonio archivistico raccoglie i documenti dell’Archivio storico “Servizio Lavori e Costruzioni” e dell’Archivio Disegni, ex Servizio Materiale e Trazione.
Vasto anche il repertorio documentale dell’Archivio audiovisivi: oltre 500mila foto bianco e nero e a colori, con una vasta sezione di lastre in vetro realizzate dagli anni ’20 agli anni ’40 del Novecento; 3.500 cassette video; 3.000 pellicole cinematografiche realizzate dal Dopoguerra fino agli anni ’70 e foto e filmati digitali in HD. Attivo il sito web www.fondazionefs.it dove saranno reperibili tutte le informazioni sulle attività e la consultazione della documentazione archivistica.

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