Testata_gdt
Palermo Centrale
La Regione Sicilia investe 50 milioni di euro per l’acquisto di cinque treni
9 Gennaio 2014 Ferrovie
Print Friendly, PDF & Email
Palermo Centrale

Palermo Centrale

Pur non avendo ancora un Contratto di Servizio per il servizio ferroviario siciliano e con un’infrastruttura che presenta alcune situazioni preoccupanti per la sua sopravvivenza non solo sulle poche linee secondarie rimaste, ma anche per i collegamenti tra i diversi capoluoghi dell’isola, la Regione Sicilia il 28 dicembre 2013 ha pubblicato l’avviso di gara europeo con procedura aperta per l’acquisto di 5 nuovi convogli ferroviari, dell’importo di 50 milioni di euro circa. E’ prevista l’opzione per l’acquisto di ulteriori convogli.
Dopo 12 anni dall’ultimo acquisto (cofinanziato) di 40 Minuetto, la Regione ci riprova puntando a nuovi treni, “automotori completi – cita il bando – bidirezionali, a uno o a due piani, a trazione elettrica alimentati a 3 kV cc”, da utilizzare prevalentemente sulla linea Palermo Centrale-Punta Raisi, denominata Passante Ferroviario, e per i servizi regionali sulle linee Palermo-Messina e Messina-Catania-Siracusa.
Tra le specifiche richieste la composizione bloccata del convoglio con quattro o più casse intercomunicanti e che il treno stesso sia atto alla circolazione su tutta la rete nazionale convenzionale (rete RFI), ed immatricolato, a cura del fornitore, entro la data di consegna del primo rotabile. L’intera flotta dovrà essere disponibile entro 36 mesi dall’aggiudicazione dell’appalto.
Una condizione questa, insieme ad altre specifiche tecniche che andremo a vedere successivamente, che, cataloghi alla mano dei principali produttori ferroviari europei, restringe molto il campo dei possibili partecipanti.
Infatti, tra i mezzi già omologati a circolare su rete FS e rientranti tra le prime caratteristiche richieste abbiamo i TAF e i TSR di AnsaldoBreda, già conosciuti (e non molto amati dai pendolari) ed in uso in quasi tutta la penisola, gli Etr245 Coradia Meridian di Alstom in servizio in Lombardia e Piemonte, così come i nuovi Etr425, sempre di Alstom acquistati recentemente da Trenitalia. Diffusi e con un buon gradimento da parte dell’utenza ci sono invece i Flirt di Stadler (realizzati anche in partnership con AnsaldoBreda) Etr155/170/340/360 diventati oramai presenza costante in Alto Adige, in Puglia, in Emilia Romagna e da poco anche in Veneto, mentre, seppur ipotizzabile, è più remota la possibilità per i GTW della stessa Stadler.
Un’incognita invece i treni CAF Civity Etr563, acquistati dal Friuli Venezia Giulia e non ancora entrati in servizio. Una condizione che limiterebbe la scelta di questi rotabili, così come remota anche l’opportunità per la Siemens, con i suoi Desiro, e per la Bombardier, con i Talent, entrambi mai omologati in Italia, a partecipare al bando siciliano.
Le offerte andranno presentate entro il 31 marzo 2014 e sarà veramente interessante il 9 aprile successivo conoscere non solo il vincitore, ma soprattutto le soluzioni presentate.
Il bando prevede, oltre alla fornitura dei 5 treni, anche l’affidamento della opzione full service manutentivo con validità di anni 5 comprendente la completezza delle prestazioni, la fornitura delle scorte tecniche e di tutti i servizi manutentivi di primo e secondo livello. Un punto questo che avvantaggia molto AnsaldoBreda per via della presenza a Carini degli stabilimenti Imesi facenti parte anch’essi del gruppo Finmeccanica.

Queste le specifiche richieste.
I treni dovranno essere bidirezionali ad 1 o 2 piani, alimentati a 3 kv cc, di lunghezza massima di 110 metri, con capacità totale di almeno 180 posti a sedere per ciascun convoglio per un totale posti passeggeri (seduti + 4 passeggeri/mq in piedi) minimo di 370.
I treni dovranno essere atti a rendere possibile l’accoppiamento in multiplo di due convogli e oltre ai requisiti indispensabili della funzionalità, del comfort e dell’affidabilità, è richiesto il massimo livello di qualità, di eleganza, di sicurezza e di manutenibilità.
Numero minime di porte per la salita/discesa, almeno n. 4 per fiancata con una larghezza non inferiore a 1.300 mm, con piena accessibilità per i disabili. Saranno pertanto giudicate positivamente soluzioni che prevedano il piano del pavimento completamente o parzialmente ribassato fino a 600 mm. dal piano del ferro. Inoltre area multifunzionale per portabiciclette e vano bagagli; velocità di marcia non inferiore a 140 Km/h; passo sedili non inferiore a 1700 mm; alimentazione per servizi ausiliari ai passeggeri, prese a 220 V c.a.; impianto di segnalamento: RSC a 4 codici, SCMT compatibile con SSC BL3i oltre al DIS, con la preferenza a soluzioni che predispongano anche al sistema ETCS/ERTMS livello 1; climatizzazione in tutti gli ambienti viaggiatori; toilette dotate di ritirate a circuito chiuso una delle quali attrezzate per disabili; impianti di video-sorveglianza; sistema di informazioni (visive e sonore) a bordo treno e aggancio automatico del tipo Schafenberg già in esercizio sui mezzi Trenitalia.

Comments are closed
IlPendolare Magazine - La Gazzetta dei Trasporti Registrazione Tribunale di Roma n. 461/2007 Una realizzazione Officina Mediatica di Giovanni Giglio - P.Iva 12971161000 // Hosted by Aruba
****