Sui binari della Valtellina arriva “Gavia”, il secondo complesso revampizzato di Ale582

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Il convoglio Gavia durante gli interventi di Restyling - Foto Trenord

Il convoglio Gavia durante gli interventi di Restyling
Foto Trenord

In servizio lungo la linea della Valtellina il secondo complesso di Ale582 e relative rimorchiate completamente ristrutturati nell’ambito del progetto Interreg. Gli interventi di restyling riguarderanno complessivamente 6 treni a tre carrozze, ed ogni convoglio verrà dedicato ai passi alpini rappresentativi della provincia di Sondrio. Il 25 marzo è entrato in servizio “Stelvio” il primo treno, mentre questo secondo convoglio si chiamerà “Gavia”.
Prosegue quindi nel rispetto dei tempi il processo di rinnovo della flotta Trenord per le linee Sondrio-Tirano e Colico-Chiavenna e entro la fine dell’anno saranno in totale 18 le carrozze rimesse completamente a nuovo.
Gli interventi, nell’ambito della manutenzione ciclica dei treni, prevedono una radicale azione di ristrutturazione e il restyling di tutti i convogli (il cosiddetto revamping): climatizzazione, pellicolatura esterna con una livrea dedicata, revisione delle parti meccaniche ed elettriche, ripristino dei pannelli delle pareti interne e delle toilette, sostituzione dei rivestimenti delle sedute, revisione degli impianti di diffusione sonora.
Il progetto Interreg è un programma di cooperazione tra Italia e Svizzera, sostenuto da Provincia di Sondrio, Regione Lombardia, Cantone dei Grigioni, Provincia di Brescia e Camera di Commercio di Sondrio per il potenziamento del trasporto ferroviario in Valtellina (v. articolo). Il progetto ha messo a disposizione un finanziamento di 250mila euro per il rinnovamento della flotta e che si integra alla commessa dei 63 nuovi convogli (v. articolo) acquistati per i pendolari lombardi da Regione Lombardia, Trenord, Trenitalia e Gruppo FNM.
Infatti oltre ai 6 treni rinnovati, a partire dall’estate ed entro la fine dell’anno, entreranno in esercizio sulla linea Milano-Tirano anche 6 nuovi treni Coradia.

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