Hupac chiude il bilancio 2013 in crescita con un aumento di fatturato del 5,7%.




Print Friendly, PDF & Email
Un convoglio Hupac/Bls a Spiez (CH) - Foto Giovanni Giglio

Un convoglio Hupac/Bls a Spiez (CH)
Foto Giovanni Giglio

Hupac ha concluso un anno 2013 soddisfacente. Dopo i dati diffusi a gennaio (v. articolo), con il riscontro di un leggero aumento del volume di traffico complessivo, è stato possibile conseguire nel Bilancio societario un aumento dell’utile annuo.
Nell’anno d’esercizio 2013 infatti Hupac ha aumentato il proprio fatturato del 5,7%, elevandolo a CHF 480,2 mio. e chiudendo l’anno con un utile d’esercizio pari a CHF 6,6 mio. Un risultato soddisfacente che corrisponde a una crescita del 49,5%, a cui hanno contribuito anche le società partecipate con un sensibile incremento dei profitti rispetto all’anno precedente. Il cash flow ha avuto un’evoluzione positiva e a fine anno ammontava a CHF 50,8 mio. (+5,6%), mentre gli investimenti materiali sono ammontati a CHF 9,7 mio. collocandosi quindi a un livello inferiore del 70,9% rispetto all’esercizio precedente. La scarsa attività d’investimento del Gruppo Hupac è riconducibile soprattutto alla minore necessità di investire in materiale rotabile, dovuta alla tuttora modesta domanda di trasporti e alla maggiore disponibilità di carri conseguente all’ottimizzazione dell’attività di manutenzione.
Nuove opportunità si profilano con l’entrata in funzione della galleria di base del Gottardo prevista per dicembre 2016, che comporterà un netto miglioramento delle condizioni quadro per il trasporto combinato nel transito alpino attraverso la Svizzera. La nuova ferrovia di pianura farà risparmiare sui costi, ad esempio con l’accorciamento della tratta e la soppressione della trazione multipla. Tuttavia, l’intero asse di traffico nord-sud raggiungerà la sua piena efficienza solo dopo il 2020, quando l’apertura della galleria di base di Monte Ceneri e l’adeguamento del corridoio al profilo di 4 metri saranno una realtà.
Ulteriori vantaggi arriveranno grazie all’accordo bilaterale sui trasporti recentemente sottoscritto dalla Svizzera con l’Italia (v. articolo), che garantirà tratte di accesso verso l’Italia adeguate a lunghezze di treno di 750 metri già nel 2017, rendendo possibile un significativo incremento di produttività.
“L’aumento della lunghezza dei treni dagli attuali 550 metri a 750 permetterà, dopo l’apertura della galleria di base del Gottardo, di incrementare fortemente la produttività del trasporto intermodale e di trasferire su rotaia un numero molto maggiore di trasporti”, ha commentato Hans-Jörg Bertschi, presidente del Consiglio di Amministrazione di Hupac SA. Il terminal Hupac di Busto Arsizio-Gallarate è già predisposto per accogliere treni lunghi 750 metri in conformità allo standard europeo.
Anche sul piano commerciale Hupac si posizioni in funzione di un’ulteriore sviluppo. Il traffico combinato è un mercato in espansione in cui un numero crescente di trasportatori dispone di volumi per treni completi. Per i clienti disposti ad assumersi il rischio di sfruttamento del treno, dall’autunno 2014 Hupac offrirà il servizio “Company Shuttle”. Mentre Hupac si concentrerà sull’organizzazione dei treni blocco, gli altri componenti del servizio quali materiale rotabile, operazioni di trasbordo, gestione eventi ecc., potranno essere inseriti in modo opzionale in base alle specifiche esigenze del cliente. Sin dal 2003 Hupac offre concetti slot che consentono ai clienti di riservarsi un determinato numero di posti sul treno. “La nuova Business Unit tiene conto dell’evoluzione del mercato”, ha spiegato Bertschi. “Mentre i clienti con un piccolo volume di trasporti beneficiano dei vantaggi offerti dalla vasta rete di Hupac, le imprese di trasporti con adeguato impegno in termini di volume, potranno pianificare e prenotare con noi i loro specifici treni completi”.
All’avanguardia in tema di inquinamento acustico: dal 2016 tutti i treni Hupac saranno a bassa rumorosità. Hupac intende infatti rafforzare il proprio ruolo di pioniere in materia di trasporto merci ecologico e a bassa emissione fonica. Già negli anni Novanta l’operatore aveva assunto un ruolo di guida nello sviluppo del cosiddetto “freno silenzioso”, in grado di dimezzare il livello del rumore percepito rispetto agli odierni carri merci di tipo tradizionale. Ed è dal 2001 che Hupac sta convertendo sistematicamente il proprio parco carri alla nuova tecnologia. A fine 2013, il 93% dei carri risultava equipaggiato con freni realizzati con materiale composito resinoso a bassa emissione fonica. Diversamente dai vecchi freni con ceppi in ghisa grigia, questa cosiddetta “suola K” non irruvidisce la superficie di rotolamento delle ruote mantenendola liscia e riducendo pertanto la rumorosità dei treni di circa 10 decibel. La conversione del parco carri verrà completata entro fine 2015 e dal 2016 tutti i convogli Hupac a bassa rumorosità. In futuro, un ulteriore riduzione dell’emissione acustica di 5 decibel potrà essere ottenuta solo attraverso l’adozione di freni a disco. Nel corso del 2014 Hupac sperimenterà questo tipo di freno conducendo delle misurazioni di rumorosità e delle prove operative; è già in programma l’ordinazione di una prima serie di carri tasca dotati di freni a disco.
Nell’esercizio 2013, la strategia di Hupac di gestire i trasporti intermodali con risorse proprie ha trovato attuazione anche sul mercato russo. Nell’autunno 2013 è stato sviluppato il prototipo di un carro portacontainer da 60 piedi concepito per lo scartamento largo delle ferrovie russe; entro la metà del 2014 è prevista la fornitura di 100 carri che verranno acquistati e gestiti dalla neocostituita società affiliata Hupac LLC di Mosca. “Disporre di proprio materiale rotabile significa assicurare vicinanza al mercato, flessibilità ed elevata produttività”, ha dichiarato Bertschi. “Si tratta di vantaggi dei quali la clientela Hupac potrà beneficiare anche sull’asse est-ovest”.
Nell’anno d’esercizio 2014, Hupac si sta preparando alle nuove condizioni quadro conseguenti all’apertura della galleria di base del Gottardo. Verranno portati avanti i progetti inerenti ai terminal di Milano Smistamento, Piacenza e Brescia, facenti l’oggetto del Memorandum of Understanding sottoscritto nel 2012 tra FS Italiane, FS Logistica, CEMAT e Hupac. Per il terminal di Milano Smistamento, Hupac e i suoi partner hanno presentato una richiesta di finanziamento presso l’Ufficio federale dei trasporti.
Per l’anno in corso Hupac prevede una situazione di stabilità, con un leggero aumento del trasporto merci. Le attuali relazioni di traffico verranno rinforzate e all’occorrenza razionalizzate in base alla domanda. Inoltre, Hupac proseguirà nella sua strategia di sviluppo sui mercati emergenti di Europa orientale, Russia ed Estremo Oriente.

Shortlink: