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TRU Pintoricchio di FCU/Umbria Mobilità - Foto Gabriele Palmieri
Luci ed ombre sulla Terni-Sansepolcro tra chiusure e lavori di ammodernamento
22 Settembre 2015 Ferrovia Regionale
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TRU Pintoricchio di FCU/Umbria Mobilità - Foto Gabriele Palmieri

TRU Pintoricchio di FCU/Umbria Mobilità
Foto Gabriele Palmieri

Le fantomatiche chiusure temporanee per lavori di potenziamento infrastrutturale sulla rete ferroviaria in italia sono, spesso, motivo di grandi interrogativi e di preoccupazioni per gli utenti delle ferrovie. Molte di queste interruzioni sono utilizzate per mascherare una futura chiusura del tratto in questione, altre vengono colpite da una sorta di lavori infiniti che fanno soffrire gli utenti e gioire le compagnie di autotrasporti.
L’intera rete di UmbriaMobilità, ex FCU Ferrovia Centrale Umbra ora Busitalia, è, ultimamente, interessata da grandi e importanti lavori all’infrastruttura anche se risulta chiusa su due tronchi Terni-Acquasparta e Umbertide-Città di Castello, necessitanti di lavori oltre che di grande importanza relativamente onerosi.
I lavori di ristrutturazione e ammodernamento della condivisa fra RFI ed ex-FCU stazione di Perugia Ponte San Giovanni, che dovevano consistere in un ampliamento del piano del ferro, realizzazione di due nuovi marciapiedi, un nuovo sottopasso pedonale da 30m, una revisione della palificazione per la trazione elettrica in tutto il piazzale, un nuovo impianto ACEI e sicurezza generale paiono attualmente fermi senza un chiaro motivo.
Altro grande lavoro che doveva interessare il tratto urbano del tronco – con caratteristiche uniche in Italia qual, ad esempio, una pendenza che arriva al 60×1000 – da Ponte S. G. alla più centrale Perugia Sant’Anna è il raddoppio in sede (v. articolo) che, una volta realizzato, dovrebbe garantire, oltre che un grande aumento di corse, la realizzazione di una piccola metropolitana urbana di superficie. Lavori che, anche in questo caso, appaiono abbastanza difficoltosi nonché onerosi (circa 19mln di spese) ma anche visti non propriamente bene da parte dei pendolari.
Grande paradosso che affligge la linea centrale umbra è l’elettrificazione della quale non se ne capisce perfettamente il senso poiché i Minuetti “Pinturicchio” della società svolgono servizio maggiormente sulla tratta Terontola-Terni, oltre che a soffrire periodicamente di mancanza di pezzi di ricambio.
Molta preoccupazione ha destato la sospensione del servizio, decretato a partire dal 7 di settembre, del tratto ex-FCU Umbertide-Città di Castello, tronco della più lunga Terni-Sansepolcro, unica arteria ferroviaria che attraversa in maniera longitudinale la regione umbra.
Da avvisi diramati dalla stessa Umbria Mobilità, i lavori che interessano il suddetto tronco sono irrevocabili e quanto mai di importanza assoluta così come decretato dagli uffici dell’USTIF. Rallentamenti oramai cronici che costringevano ai convogli di mantenere una velocità piuttosto bassa (una media di 50km/h) e le condizioni piuttosto degradate dell’armamento hanno costretto l’amministrazione della ferrovia a organizzare una veloce rimodulazione dell’offerta di trasporto con autoservizi lungo la tratta sospesa per limitare i disagi che interesseranno per la durata degli interventi il grande traffico di pendolari che utilizzano la ferrovia.
La grande importanza dei lavori nonché la precaria situazione che ha caratterizzato la ferrovia umbra nell’ultimo periodo ha fatto immediatamente mobilitare i comitati e le istituzioni dell’Alta Valle del Tevere, dimostrando una grande attenzione da parte loro nel mantenimento della ferrovia come mezzo di trasporto principale e come alternativa al ben più scomodo trasporto privato.
L’assessore ai trasporti della Regione Giuseppe Chianella, da parte sua, ha espresso grande interessamento ai lavori che sono in corso. Lo stesso dichiara che “Il Piano Regionale dei Trasporti individua peraltro con assoluta chiarezza gli interventi programmati sull’infrastruttura che rendono possibile la velocizzazione della tratta Sansepolcro-Umbertide, con il risanamento del sottofondo ed il rinnovo dell’armamento con traverse monoblocco, così come quelli sulla Todi Ponte Rio-Acquasparta e sulla Acquasparta-Cesi (entrambi fra Terni e Perugia, ndr) che prevedono, tra l’altro, la messa in sicurezza della galleria Poggio Azzuano già finanziato dalla Regione ed attualmente in fase di esecuzione”.
A conti fatti sembra, quindi, che la concessa umbra non stia seguendo il triste destino che ha segnato la maggior parte delle ferrovie in concessione ma, invece, una linea di potenziamento in favore dei pendolari umbri i quali si troveranno – o, almeno, ci si augura – ad avere tempi di percorrenza minori e una sicurezza garantita in ogni momento del viaggio.
Eppure alcune delle undici linee ferroviarie secondarie piemontesi hanno avuto come motivo di chiusura un freddo “per lavori di potenziamento infrastrutturale”, ma si sa, ci sono lavori e lavori.

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