Avanti verso la liberalizzazione del mercato ferroviario in Europa, Italia inclusa




Print Friendly, PDF & Email
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio e il Commissario europeo per i Trasporti, Violeta Bulc e l'Ad di FS Italiane Michele Mario Elia - Foto Manuel Paa

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio e il Commissario europeo per i Trasporti, Violeta Bulc e l’Ad di FS Italiane Michele Mario Elia
Foto Manuel Paa

La liberalizzazione del mercato ferroviario in Europa prevista dall’attuazione del IV Pacchetto Ferroviario, direttiva Recast, approvato di recente dal Consiglio Europeo (v. articolo) rappresenta un fondamentale passo in avanti per la realizzazione di un mercato unico europeo del trasporto ferroviario in tutto il vecchio continente.
Ovviamente importanti, così come stabilito dalla UE, la reciprocità nell’accesso all’infrastruttura da parte di tutti i vettori nazionali ed esteri all’interno delle reti dei paesi membri. Una posizione, ed un intenzione di espansione, che le nostre FS Italiane hanno inteso ribadire nell’ambito del Workshop Internazionale sul IV Pacchetto Ferroviario organizzato ad Expo da Ferrovie dello Stato Italiane e CER – Community of European Railway and Infrastructure Companies.
“Il nostro obiettivo è cercare di fare servizio nei Paesi confinanti o non confinanti, in modo tale da dimostrare la nostra capacità del nostro settore – ha affermato l’AD di FS Italiane Michele Mario Elia – vogliamo allargare la nostra attività fuori dall’Italia sfruttando un know how tecnologico e di mezzi di altissimo livello in particolare nel mercato francese e in quello belga dell’AV” ricordando come le stesse FS siano già “presenti in Germania limitatamente al trasporto pubblico locale con Netinera”.
Alla base di tutto si pone ovviamente la reciprocità di accesso nell’offerta passeggeri che dovrebbe valere non solo nei servizi su reti estere, per i servizi regionali o a mercato, ma, sempre come previsto dalla normativa UE, anche nei servizi interni. Un settore quest’ultimo dove il nostro paese è all’avanguardia solo nella liberalizzazione con servizi a mercato sulla rete Alta Velocità, e la concorrenza tra le Frecce di Trenitalia e Italo di NTV, mentre rappresenta quasi un’utopia a livello interregionale o sulle medie e lunghe distanze dove vige un pesante monopolio saldato da blindati Contratti di Servizio che lasciano pochissimo spazio ad eventuali competitor privati.
Al centro dei lavori del Workshop, la revisione della Direttiva 34/2012 su governance e liberalizzazione, la revisione del Regolamento 1370/2007 sui servizi pubblici ferroviari, il pilastro tecnico composto dalle nuove Direttive su Interoperabilità e Sicurezza e dalla revisione del Regolamento sull’Agenzia Ferroviaria Europea (ERA). Tutte regole di cruciale importanza per il mercato unico europeo del trasporto ferroviario, sia nel breve che nel lungo periodo, che è necessario definire con l’obiettivo di offrire servizi migliori e innovativi, ottenere un uso efficiente delle risorse pubbliche e attrarre anche investimenti privati, così come ribadito anche dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio “Lo spazio unico ferroviario europeo è una risorsa straordinaria per un’Europa più forte e per imprese più forti. Un grande risultato di tutta la politica europea, una scelta politica, di libertà di movimento e di strategie di connessione, comunicazioni che rendono l’Europa più forte e più unita».
Il IV pacchetto ferroviario infatti ha valenza importante perché al suo interno determina in modo chiaro le regole della concorrenza, di mercato, sulla separazione tra gestore dell’infrastruttura e gli operatori e fa il punto sulla situazione a livello europeo in un settore dove c’è massimo bisogno.

Shortlink: