L’Umbria rinnova i servizi ferroviari regionali con Trenitalia




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Aln776 di Umbria Mobilità - Foto Omar Cugini

Aln776 di Umbria Mobilità
Foto Omar Cugini

Anche l’Umbria rinnova il Contratto di Servizio relativo al trasporto ferroviario regionale sottoscrivendo con Trenitalia una nuova intesa per la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale valido fino al dicembre 2020.
Il contratto ha un valore economico complessivo di 341 milioni di euro, comprensivo di corrispettivi e ricavi da mercato e definisce la caratteristiche principali dell’offerta ferroviaria regionale e puntando ad incrementare la qualità dei servizi destinati ai pendolari, nell’ottica di una sempre maggiore integrazione dei servizi tra ferro e gomma.
Attraverso il rinnovato sistema di penali e premialità, viene inoltre introdotto un ulteriore incremento degli standard di puntualità dei collegamenti, già ad oggi molto positivi (94 treni su 100 puntuali, in Umbria, nell’anno appena trascorso). La Regione Umbria, competente in materia di programmazione e finanziamento del servizio, corrisponderà a Trenitalia corrispettivi per 37 milioni di euro all’anno a fronte di una produzione annuale di 3,7 milioni di treni-km corrispondenti a 90 treni al giorno. Il contratto prevede anche investimenti per l’adeguamento del materiale rotabile, treni Jazz e locomotori E464 con vetture semipilota, agli standard tecnologici necessari per circolare sulle linee veloci.
Il documento è stato siglato per la Regione Umbria dall’Assessore ai Trasporti Giuseppe Chianella e, per Trenitalia, dal direttore della Divisione Passeggeri Regionale, Orazio Iacono.
“La firma del nuovo contratto per un periodo ampio di sei anni – ha sottolineato l’assessore regionale Chianella – rappresenta un passaggio importante. Garantisce e migliora la qualità del servizio ferroviario e ci consente di lavorare insieme anche per attuare altre scelte contenute nel nuovo Piano regionale dei trasporti. Nel contratto siglato oggi vengono aumentati di 27mila i chilometri percorsi all’anno, che saranno complessivamente 3,7 milioni, con 90 treni al giorno. Legato all’anno giubilare, ma guardando in prospettiva anche al futuro della mobilità nella nostra regione, c’è un aumento dell’offerta e l’integrazione fra bus e treni sui principali corridoi regionali. Inoltre, ed è un risultato non scontato, c’è la garanzia per i treni che collegano l’Umbria alla Capitale di transitare sulla linea Direttissima, con l’impegno da parte di Trenitalia di dotare i mezzi degli adeguati sistemi per circolare sulla linea ad alta velocità”.
“L’Umbria sarà una delle prime regioni, se non la prima, dove si sperimenterà l’integrazione totale cioè modale – ha commentato il direttore Trenitalia Iacono – tariffaria e di vendita del servizio di trasporto su ferro e gomma, per permettere ai cittadini di potersi muovere con il mezzo di trasporto pubblico in maniera più semplice e agevole e dando un contributo alla salvaguardia dell’ambiente. I primi risultati concreti si cominceranno a vedere a dicembre 2016, data nella quale ci poniamo l’obiettivo di arrivare all’integrazione tariffaria. L’Umbria ha il vantaggio di essere una delle poche realtà dove il servizio di trasporto è di fatto in mano a un unico gestore, poiché Trenitalia e Busitalia/Umbria Mobilità fanno entrambi capo al gruppo Fs. Ci siamo posti l’obiettivo comune dell’integrazione intermodale e con questo Contratto di servizio insieme alla Regione ci impegniamo ad attivare un gruppo di lavoro per definire un progetto di integrazione tariffaria su base regionale, rivolto alle aziende ed alle istituzioni individuate dalla Regione Umbria. Un risultato che ci proponiamo di concretizzare a dicembre di quest’anno, con il nuovo orario ferroviario”.

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