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Accordo quadro tra Regione Toscana e RFI per lo sviluppo della rete ferroviaria
2 Aprile 2016 Ferrovie
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La Toscana prenota volumi di traffico, slot orari e servizi sull’infrastruttura ferroviaria, programmando un incremento potenziale del 5% della capacità (complessivamente circa 23,7 milioni treni chilometro/anno), che permetteranno di riorganizzare il servizio regionale in modo più rispondente alle reali esigenze di mobilità dei territori.
Il presidente della Toscana Enrico Rossi e l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile hanno firmato infatti l’Accordo Quadro che definisce gli ambiti entro i quali sarà sviluppato il traffico ferroviario toscano nei prossimi anni.
L’Accordo prevede il potenziamento dei collegamenti nell’area metropolitana di Firenze e sulle linee Pistoia – Lucca, Firenze – Pisa e Firenze – Siena. Nessuna linea avrà riduzioni di servizi. La riprogrammazione del servizio avverrà progressivamente, in funzione delle nuove infrastrutture ferroviarie disponibili (raddoppio Pistoia – Montecatini – Lucca, raddoppio Empoli – Granaiolo, potenziamento nodo di Firenze, sottoattraversamento AV, eccetera). I primi potenziamenti saranno comunque già effettuati sulla rete ferroviaria attuale.
L’Accordo Quadro – il cui testo è stato approvato dalla Giunta regionale lo scorso 8 marzo – avrà validità per 5 anni, con possibilità di rinnovo per ulteriori 5. Questo atto precede la firma del nuovo contratto di servizio tra Regione Toscana e Trenitalia, delineando il contesto nel quale i nuovi servizi ferroviari dovranno svilupparsi. L’obiettivo è far crescere sempre più in Toscana il numero degli utilizzatori del treno, potenziando e migliorando il servizio ferroviario.
Per RFI l’Accordo Quadro relativo alla capacità ferroviaria è il principale strumento per determinare le reali esigenze di mobilità del territorio e per programmare, ove sia necessario, piani di upgrade infrastrutturale, nella certezza che gli interventi realizzati saranno messi a frutto dalla crescita parallela dei servizi regionali.
Le maggiori novità sono previste, con diversi orizzonti temporali, nell’area metropolitana, dove si concentra quasi la metà della popolazione toscana e la domanda di mobilità è più elevata.
In attesa della realizzazione del sottoattraversamento, che renderà disponibile la stazione di Firenze Santa Maria Novella e i binari di superficie per i servizi ferroviari regionali e metropolitani, RFI progetterà soluzioni che consentano di programmare frequenze di collegamenti fino a un treno ogni 10 minuti per Prato, uno ogni 20′ per Empoli, uno ogni 30′ per Pistoia e Montecatini. Avviati gli studi di fattibilità per il quadruplicamento in affiancamento fra Firenze Rifredi e Firenze Statuto e la realizzazione di un ulteriore binario fra Firenze Santa Maria Novella e Firenze Rifredi.
Opere che consentiranno di differenziare le tipologie di traffico: regionale (distanze medio-lunghe, numero limitato di fermate) e metropolitano (distanze brevi, servizio capillare sul territorio, elevata frequenza, flotta treni dedicata) diretto a Empoli (linea Pisana), Prato/Pistoia (linea Pistoia – Lucca – Viareggio), Montevarchi (linea Aretina). Inoltre, sarà sempre maggiore l’integrazione con il sistema delle tramvie fiorentine in corso di realizzazione. Per questo nell’Accordo è prevista anche la nuova fermata metropolitana “Guidoni” sulla linea Pisana, fra Le Piagge e Firenze Rifredi, che collegherà la ferrovia con l’aeroporto Vespucci e con la linea 2 della tramvia.

Relativamente alle altre direttrici della regione:

Linea Aretina: il servizio rimarrà pressoché inalterato per le relazioni medio-lunghe, ma gli interventi tecnologici e infrastrutturali programmati permetteranno di velocizzare i servizi ed aumentare la regolarità.
Linee Lucca – Aulla, Siena – Grosseto e Siena – Chiusi: finora non interessate da Memorario, è allo studio un sistema orario mnemonico e cadenzato, da verificare con i territori.
Linea Tirrenica a Sud di Pisa: solo parzialmente interessata da servizi cadenzati, è previsto lo studio per estendere l’orario mnemonico cadenzato, tenendo anche conto della stagionalità della domanda, delle potenzialità turistiche e dell’integrazione con i progetti di mobilità dolce, in stretta collaborazione con i territori.
Linea Tirrenica Nord: il servizio sarà ricalibrato in base ai dati di traffico, per renderlo più adeguato alla domanda (più collegamenti dalla Lunigiana su La Spezia), mantenendo al contempo stabili gli attuali collegamenti con il Capoluogo regionale nelle fasce di maggiore interesse pendolare.
Linee Faentina, Valdisieve, Porrettana, Cecina – Saline: è prevista la verifica puntuale e il consolidamento del servizio esistente.

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