Continua a migliorare la puntualità dei servizi regionali Trenitalia

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Vivalto Trenitalia - Foto Gazzetta Dei Trasporti

Vivalto Trenitalia 
Foto Gazzetta Dei Trasporti

Dopo i risultati positivi già riscontrati nel primo bimestre (v. articolo), prosegue con un trend positivo il primo quadrimestre per Trenitalia Regionale. La puntualità reale dei treni pendolari si attesta al 91,6%, mentre le cancellazioni si riducono al solo 0,9% dei treni circolanti.
Dati che evidenziano complessivamente una riduzione dei disservizi del 60% in meno rispetto a due anni fa, un aumento dello 0,87% dei passeggeri ed indici di gradimento in crescita con il 78,3% degli intervistati che valuta positivamente il viaggio nel suo complesso (+3,8 rispetto al 2015 e +4 rispetto al 2014).
Nel dettaglio, i primi quattro mesi del 2016, hanno visto circolare sui binari italiani 649.131 treni regionali Trenitalia, che hanno percorso 52,3 milioni di chilometri con una media di 52 cancellazioni, di cui solo 23 imputabili alla società di trasporto, a fronte di 6.300 corse giornaliere.
Sul fronte della puntualità, come detto la media generale dei treni arrivati entro i 5 minuti raggiunge il 91,6%, contro il 90% del primo quadrimestre 2015 e 86,3% del 2014. E sono nella fasce pendolare 6-10 che si registra il risultato migliore, con il 93% dei treni è arrivato a destinazione entro i 5 minuti dall’orario previsto contro l’91% dello stesso periodo del 2015 e l’87,4% del 2014. Nella fascia pomeridiana 16-20 la puntualità si attesta al 91%, contro l’89,7% del 2015 e l’85,5% del 2014.
Si tratta di puntualità reale, senza quindi escludere dalla statistica alcun ritardo, in sostanza quella effettivamente vissuta dai viaggiatori.
Il miglioramento riguarda tutte le regioni, tra le performance più significative, quelle registrate in Lazio, Toscana, Campania, Piemonte, Basilicata, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia. Ed in particolare in Piemonte, Lazio, Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Friuli Venezia Giulia e Basilicata, migliora anche la regolarità del servizio, con una netta contrazione del numero delle cancellazioni (- 35% rispetto al 2015 e -60% rispetto al 2014).

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