A pochi giorni dal possibile inizio della cosiddetta Fase 2, la quale comporterà una graduale rimozione delle limitazioni attualmente applicate dal Governo per limitare la diffusione del COVID-19, molte Aziende di Trasporto Pubblico Locale si stanno attrezzando per far fronte ad un ormai quasi certo aumento di passeggeri (anche in vista di una riapertura di diversi settori lavorativi/produttivi).
Le Aziende in questione stanno sperimentando una serie di misure affinché il flusso di passeggeri venga correttamente gestito, rispettando in primis la distanza interpersonale di almeno 1/1,5 metri che la comunità scientifica ha stabilito per limitare il più possibile le possibilità di eventuali contagi.
ATAC, Azienda che gestisce buona parte del Trasporto Pubblico Locale nella città di Roma, nella giornata di oggi 24 marzo, ha avviato le prime sperimentazioni per l’attuazione di queste nuove misure.
In particolare, le sperimentazioni sono state eseguite per circa 3 ore nelle stazioni di San Giovanni (Linea A e C), Arco di Travertino (Linea A) e sulla linea 85.
Nelle stazioni delle due linee metropolitane è stato predisposto l’accesso contingentato, con il flusso di passeggeri filtrato già a partire dai cancelli di accesso. Sono stati inoltre costituiti dei percorsi dedicati atti a dividere i passeggeri in entrata da quelli in uscita, e in ogni banchina sono stati applicati degli appositi segnali per permettere il corretto posizionamento dei passeggeri (proprio per rispettare la distanza interpersonale di almeno 1/1,5 metri). Inoltre, per ogni convoglio il limite di passeggeri è di circa 300/350 persone (contro i 1200 posti di base).
Anche sugli autobus verranno applicate soluzioni simili. Gli accessi saranno fortemente limitati, con una riduzione della loro capacità fino al 70%: non sarà infatti possibile sedersi su alcuni sedili (appositamente indicati da una segnaletica) e non si potrà nemmeno stare in piedi.
Proprio per questo motivo, il Comune di Roma insieme ad ATAC e a tutti gli Enti coinvolti stanno studiando una serie di soluzioni per fronteggiare le limitazioni alla capacità dei mezzi. E’ allo studio la possibilità di chiedere a Cotral, Società che gestisce il Trasporto Pubblico Suburbano e Interurbano nella Regione Lazio, di cedere momentaneamente parte della propria flotta alla municipalizzata.
