Europei soddisfatti dalle ferrovie, ma da migliorare offerta, affidabilità e puntualità




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Berlin Hauptbahnhof

In Europa solo un quarto dei viaggiatori ricorre regolarmente al treno per i suoi spostamenti. E’ quanto emerge dall’indagine di Eurobarometro sull’utilizzo dei servizi ferroviari nei paesi dell’UE e sui livello di soddisfazione su puntualità, offerta ed affidabilità. Ne è venuto fuori un quadro globale dove solo il 58% degli europei si dice soddisfatto del servizio ferroviario nel suo paese mentre va all’Italia la maglia nera per la maggiore percentuale di scontenti su affidabilità e puntualità, ben il 44%, seguiti da Germania (42%), Polonia (40%) e Francia (39%). Purtroppo, sempre per il trasporto ferroviario nel nostro paese valutazioni sotto la media anche per accessibilità e frequenza.
Il sondaggio rappresentativo su 26 000 cittadini europei è stato realizzato al fine di esaminare il grado di soddisfazione degli utenti delle ferrovie in Europa in relazione ai servizi ferroviari nazionali, inclusi i treni, le stazioni ferroviarie e l’accessibilità per le persone con mobilità ridotta. I risultati dell’indagine confermano che occorre fare di più per rendere il treno un mezzo di trasporto corrispondente alle esigenze dei consumatori.
Il livello globale di soddisfazione per quanto riguarda la facilità dell’acquisto dei biglietti non è migliorato dal 2011, il 78% dei cittadini si dichiara soddisfatto, ma in alcuni paesi desta preoccupazione il numero elevato degli utenti che ritengono eccessivamente complicata la procedura di acquisto. La situazione è molto migliorata in Austria e in Grecia (con un aumento, rispettivamente, di 14 e 10 punti percentuali) però al contempo è aumentato in maniera preoccupante il livello di insoddisfazione in Italia, Danimarca e Slovenia (un aumento superiore, in tutti e tre i paesi, a 10 punti percentuali).
È rimasto insufficiente il grado di soddisfazione per quanto riguarda le informazioni ottenute durante i viaggi in treno, in particolare in caso di ritardi. I tassi più elevati di soddisfazione sono stati riscontrati nel Regno Unito (70%), in Finlandia e in Irlanda. I livelli più alti di insoddisfazione, invece, sono stati registrati in Francia (47%) e in Germania (42%).
Per quanto riguarda la soddisfazione in materia di puntualità e affidabilità, il grado più elevato si riscontra in Irlanda, Lettonia, Austria e Regno Unito (superiore al 73%), mentre l tasso di insoddisfazione più alto si registra, appunto, in Italia (44%).
La soddisfazione in merito alla frequenza dei treni è fondamentale per attirare viaggiatori: uno dei fattori principali su cui si basano le scelte dei consumatori per quanto riguarda i viaggi è rappresentato dagli orari. Nel complesso, il 59% degli europei è soddisfatto della frequenza. L’Italia e l’Europa centrale e sudorientale hanno il tasso di soddisfazione più basso.
Solo il 37% dei cittadini europei è soddisfatto dell’accessibilità generale per le persone a mobilità ridotta. Il tasso di soddisfazione più alto si registra nel Regno Unito (61%), in Irlanda (56%) e in Francia (52%). Si registrano tassi di soddisfazione inferiori alla media in Germania, Svezia, Italia e nell’Europa orientale.
Solo il 46% dei cittadini è soddisfatto dell’accessibilità dei binari (il 40% delle carrozze) e un grado ancora più basso di soddisfazione si riscontra per quanto riguarda le informazioni prima del viaggio in materia di accessibilità (39%) o di assistenza per le persone con mobilità ridotta (37%). Le percentuali si riducono ulteriormente quando sono interpellati i diretti interessati (il 43% di soddisfazione per quanto riguarda l’accessibilità dei binari e il 37% per l’accessibilità delle carrozze).
Infatti il 34% degli intervistati che non si servono mai del treno cita almeno un problema di accessibilità tra le ragioni per le quali non utilizza il treno. Ciò potrebbe significare che la ferrovia non raggiunge il 19% circa della popolazione europea a causa di problemi connessi all’accessibilità.
La soddisfazione in merito al trattamento dei reclami è aumentata in maniera considerevole (11 punti percentuali dopo il 2011) mostrando i primi effetti dell’attuazione del regolamento sui diritti dei passeggeri. In 4 Stati membri (Francia, Lettonia, Finlandia e Spagna), il grado di soddisfazione è migliorato addirittura di oltre 20 punti percentuali.

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