Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane approva il bilancio 2014




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Il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane, riunitosi oggi sotto la presidenza di Marcello Messori, ha esaminato e approvato il progetto di relazione finanziaria annuale della società, che include anche il bilancio consolidato di Gruppo, al 31 dicembre 2014.
Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane presenta nel 2014 un Ebitda in crescita (+3,9%), che si attesta a 2.113 milioni di euro (+80 milioni rispetto al 2013), in linea con gli obiettivi espressi nel Piano a conferma della solidità dell’impianto industriale dei propri business.
Tale risultato deriva in parte dall’aumento dei ricavi operativi, che sfiorano gli 8,4 miliardi, in crescita dello 0,7% sul 2013 (+61 milioni), e in particolare dalla crescita dei ricavi da servizi di trasporto, che vedono la positiva performance dei prodotti a marchio Freccia, in aumento di oltre 113 milioni, e in parte dalla riduzione dei costi operativi di circa 20 milioni (-0,3%).
L’Ebit, pari a 659 milioni, pur attestandosi a un valore positivo di rilievo, risente di maggiori ammortamenti (+30 milioni, +2,7%) e sconta soprattutto significative svalutazioni e perdite di valore, pari a 275 milioni (50 milioni nel 2013).
Questi ultimi elementi sono prevalentemente dovuti al fatto che, nel corso dell’esercizio 2014, alcuni provvedimenti normativi e regolatori hanno significativamente modificato il quadro in cui opera il Gruppo determinando forti riduzioni del valore. Ciò vale soprattutto per gli asset riferiti alla Business Unit Cargo di Trenitalia e al patrimonio immobiliare di FS Logistica.
Il Gruppo FS Italiane chiude comunque il 2014 con un importante utile netto, pari a 303 milioni (-34,15% rispetto al 2013), confermando il percorso positivo in termini di performance avviato negli ultimi anni.
In tale contesto vanno sottolineati i risultati raggiunti delle due maggiori società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
Trenitalia chiude l’esercizio 2014 con un risultato netto di 59,5 milioni, in diminuzione del 67,2% rispetto al 2013 a seguito degli effetti derivanti dalla già citata svalutazione degli asset della Business Unit Cargo per oltre 185 milioni. Positiva, invece, la performance industriale: l’Ebitda cresce di oltre il 5% e raggiunge 1.456 milioni, grazie a un miglioramento dei ricavi operativi dell’1,4% (+79 milioni di euro) e a una sostanziale invarianza dei costi operativi (+0,2%).
Rete Ferroviaria Italiana (RFI) realizza un risultato netto di 140 milioni (270 milioni nel 2013) nonostante il già citato impatto di fattori normativi e regolamentari che hanno influenzato negativamente anche la sua gestione. L’Ebitda si riduce, infatti, di 69 milioni, a seguito della diminuzione dei ricavi operativi del 7% (-193 milioni sul 2013), prevalentemente dovuta a minori corrispettivi provenienti da Stato, legati all’ulteriore efficientamento dei processi manutentivi della rete. Lo stesso Ebitda beneficia di un sensibile abbattimento dei costi operativi (-124 milioni sul 2013, -6%). Il peggioramento del risultato netto, nonostante minori accantonamenti e oneri netti finanziari, si deve a maggiori imposte (+128 milioni di euro) derivanti per lo più da nuovi provvedimenti normativi in materia fiscale.
Infine, nel corso del 2014 il Gruppo è riuscito a dare continuità anche alle azioni programmate nel proprio Piano di Investimenti aumentandone la spesa del 10%. Alcuni numeri al riguardo: 4.261 milioni di euro (in autofinanziamento per 1.495 milioni di euro), di cui 2.853 milioni di euro relativi ad interventi sull’infrastruttura ferroviaria, 1.099 milioni di euro per interventi connessi ai servizi di trasporto ferroviario e 309 milioni di euro per investimenti da parte di altre società del Gruppo, soprattutto estere.
Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane si conferma pertanto una realtà industriale solida e in forte crescita sul piano nazionale e internazionale, sempre più sensibile ed efficiente rispetto alle richieste del mercato.

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