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Fotomontaggio dei nuovi convogli bimodali - Foto Stadler
Saranno Flirt3 i treni bimodali per la Valle d’Aosta, siglato il contratto tra Regione e Stadler
13 Maggio 2015 Ferrovie
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Immagine del nuovo treno bimodale Flirt3 della Stadler per la Regione Valle d'Aosta - Foto Stadler

Immagine del nuovo treno bimodale Flirt3 della Stadler per la Regione Valle d’Aosta
Foto Stadler

Saranno Flirt3 BMU realizzati dalla svizzera Stadler i 5 convogli bimodali che la Regione Valle d’Aosta metterà a disposizione di pendolari e turisti a partire da maggio 2018. Il contratto per i nuovi treni è stato siglato martedì 12 maggio ed il costo dell’operazione sarà di 43,1 milioni di euro, 27 provenienti dallo Stato e 16 da fondi Par-Fas. Inoltre la Regione potrà, entro il 2021 ordinare altri 5 treni alle stesse condizioni. Collaudo, omologazione sulla rete RFI e manutenzione per 5 anni saranno a cura dell’azienda costruttrice.

“Era un capitolo di spesa di 43 milioni che rischiavamo di perdere – ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz – e ci siamo impegnati fattivamente perché non accadesse” E in attesa nei prossimi 36 mesi dell’arrivo del primo convoglio sui binari valdostani l’assessore ha confermato che “Trenitalia ha già firmato l’impegno ad usare questi treni”.

Giunge così finalmente a conclusione il travagliato bando per l’acquisto dei cinque treni bimodali valdostani. Dopo due rinvii (v. articolo e articolo) e la decisione di ricorrere alla trattativa privata (v. articolo), adesso la Regione Valle d’Aosta può puntare concretamente ad eliminare la fastidiosa rottura di carico ad Ivrea per i collegamenti tra Aosta e Torino. Infatti, come richiesto dagli uffici regionali, il nuovo treno Flirt3 BMU monterà a bordo le apparecchiature per viaggiare sia lungo tratte elettrificare, sia su quelle ancora a trazione diesel. Un convoglio ibrido che rappresenta una novità per il panorama ferroviario italiano, ma non una preoccupazione per la Stadler, la quale, nonostante non esista ancora oggi un prototipo, provvederà a breve a mettere a catalogo e a realizzare questo treno unendo le due tecnologie al momento prodotte separatamente: quella elettrica e quella diesel.
Essenzialmente infatti, come spiegato dagli ingegneri Stadler, il treno Flirt3 per la Valle d’Aosta nasce come un convoglio a trazione elettrica a cui verrà aggiunto un modulo intermedio (identico a quello in uso sugli ATR GTW in uso già da tempo su diverse linee regionali italiane) dotato di due potenti motori diesel che produrranno l’elettricità necessaria per circolare sulle tratte non elettrificate.

Le tre livree proposte per i treni bimodali della Valle d'Aosta

Le tre livree proposte per i treni bimodali della Valle d’Aosta

Il treno, composto da tre casse con ambiente unico di seconda classe per una lunghezza complessiva di circa 67 metri, offrirà ha 178 posti a sedere, 350 compresi quelli in piedi, aria condizionata, incarrozzamento a raso ed una zona attrezzata per le persone diversamente abili. Le sedute, con un modulo generoso e del tipo a salotto, non hanno appoggi sul pavimento così da permette di utilizzare lo spazio sotto i sedili per collocare i bagagli e rendere inoltre la pulizia del convoglio più semplice
Con un carico assiale entro le 18 tonnellate, per poter circolare nelle migliori condizioni su la maggior parte delle linee ferroviarie, il nuovo convoglio valdostano potrà raggiungere una velocità massima in modalità diesel di 130 km/h, grazie a due potenti motori Deutz Common Rail ad 8 cilindri a V con un potenza vicina ai 700 kw, mentre in modalità di trazione elettrica la velocità massima sale a 160 km/h, con una potenza al cerchione di 2600kw.

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