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Da BEI e MEF 950 milioni per il piano interventi di RFI
9 Febbraio 2015 Ferrovie
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La firma, il 30 gennaio scorso presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze a Roma, dell’accordo tra la Banca europea per gli investimenti (BEI) e il MEF per il finanziamento del piano di interventi di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) volti all’ammodernamento delle linee ferroviarie convenzionali e delle tratte regionali e locali dal Nord al Sud d’Italia, dovrebbe porre solide basi ed aprire nuove opportunità per il potenziamento del trasporto su ferro nel Belpaese. Dovrebbe, con il condizionale, perché in un’ottica di tagli ferroviari mirati al risparmio che negli ultimi anni hanno fatto morire numerose linee locali (vedi le recenti chiusure in Piemonte e le linee a rischio in diverse regioni), sono rimaste ben poche le tratte dove tale investimento può portare un beneficio in ordine sia infrastrutturale che di servizi.
E’ naturale quindi pensare il piano di interventi coinvolgerà prevalentemente i grandi nodi urbani, continuando purtroppo a tralasciare linee cosiddette secondarie, che proprio da un potenziamento infrastrutturale potrebbero vedere una loro rinascita in termini qualitativi e di servizi.
L’accordo, per la concessione di un prestito per 950 milioni, è stato siglato dal Vicepresidente della BEI, Dario Scannapieco e dal Direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via alla presenza alla presenza del Ministro Pier Carlo Padoan, dell’amministratore delegato di FS Italiane, Michele Mario Elia, dell’amministratore delegato di RFI, Maurizio Gentile e dei rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Il Ministro Padoan a seguito di tale firma ha dichiarato: ”Due gli obiettivi che si intendono perseguire. Da un lato migliorare le infrastrutture e i servizi a disposizione dei cittadini; dall’altro rilanciare una stagione di investimenti per favorire la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Lavoreremo perché la BEI finanzi altri progetti partendo da quelli già individuati dalla task force nazionale e trasmessi alle istituzioni europee”.
Scannapieco, Vicepresidente BEI, in una nota a margine dell’accordo, ha sottolineato invece l’importanza dell’operazione in relazione soprattutto al rapporto che si è andato a stringere con il Ministero del Tesoro con la speranza che tale collaborazione si possa ampliare in futuro anche ad altri settori.
Rilevante, al fine di capire la reale portata di questo accordo, è anche il commento di Elia, amministratore delegato di FS Italiane: ‘’E’ un ulteriore passo per rafforzare la già importante attenzione della Bei per i progetti ferroviari italiani. Una delle priorità strategiche per il Gruppo è, infatti, quella di avviare nuovi cantieri per gli interventi di ammodernamento infrastrutturale e tecnologico della rete convenzionale. Investimenti resi possibili dai recenti provvedimenti del Governo quali il Decreto Sblocca Italia e la Legge di Stabilità 2015. Queste nuove risorse finanziarie permetteranno di accelerare l’avvio dei cantieri e di sbloccare alcune importanti opere già progettate. Così da contribuire alla ripresa della crescita e dell’occupazione. Dotare il Paese di linee ferroviarie più funzionali per il traffico regionale, metropolitano e merci è inoltre essenziale e fondamentale per l’efficienza del sistema trasportistico italiano migliorando gli standard di qualità e puntualità”.
E’ d’obbligo sottolineare – come riporta la stessa nota del MEF – che con questa operazione, la Repubblica Italiana può avvantaggiarsi delle condizioni favorevoli dei prestiti BEI, la quale grazie alla propria solidità patrimoniale emette obbligazioni sui mercati internazionali alle quali è riconosciuta la tripla A dalle principali agenzie di rating. Ciò permetterà quindi al Tesoro, destinatario del finanziamento, un risparmio nella spesa per interessi. Il Tesoro, a sua volta – prosegue la nota – indirizzerà le risorse al piano di investimenti di Rete Ferroviaria Italiana che, attraverso un contratto di progetto, si impegna a realizzare interventi di ammodernamento, adeguamento e manutenzione di tutta la rete convenzionale delle ferrovie italiane, di cui quotidianamente usufruiscono milioni di cittadini italiani. Buona parte degli interventi è prevista nel Mezzogiorno. Il finanziamento arriva alla fine di un processo di valutazione della BEI volto a verificare la conformità del progetto a determinati criteri (ad esempio, rispetto delle regole di procurement, tutela ambientale ). L’intero iter è un’ulteriore garanzia della qualità dell’intervento.

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