L’Istat fotografa dieci anni di trasporto pubblico urbano, in città la domanda cresce del +13,6%

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bus_romaUn dato in crescita per il trasporto pubblico nel 2010 quello rilevato dall’Istat, con la domanda per la mobilità collettiva urbana aumentata dello 0,6% rispetto al 2009, mentre è diminuita dello 0,2% l’offerta del numero di posti-km complessivamente a disposizione per gli utenti in un anno. Risultano tuttavia in aumento la densità delle reti percorse dagli autobus (+1,0%) e la disponibilità di autobus (+0,6%), pur con un lieve calo della densità di fermate (-0,1%).
La domanda di trasporto pubblico locale nel complesso dei comuni capoluogo di provincia è cresciuta del 13,6% nell’arco di un decennio, un aumento più che proporzionale rispetto all’offerta. Questa dinamica caratterizza maggiormente i capoluoghi del Centro-Nord, meno quelli del Mezzogiorno.
Vediamo nel dettaglio i dati statistici come ci descrivono il panorama della mobilità pubblica italiana nelle città capoluogo di provincia.
Due comuni su tre con la maggior offerta di trasporto pubblico sono al Nord. Dal lato dell’offerta infatti l’analisi del trasporto pubblico locale può essere ricondotta a due componenti principali: gli impianti fissi, cioè le infrastrutture viarie che condizionano i flussi di traffico e contribuiscono a determinare il grado di efficienza della mobilità urbana, e le attrezzature mobili, vale a dire il parco veicoli destinato al trasporto pubblico locale. L’offerta di infrastrutture, espressa in termini di densità della rete (lunghezza in chilometri delle reti di trasporto pubblico per 100 kmq di superficie comunale), manifesta un’elevata variabilità in termini di estensione e articolazione. In generale, oltre ad essere influenzata dalla distribuzione delle località abitate e dall’orografia del territorio, si caratterizza per le tipologie di mezzo di trasporto: in quasi tutte le città italiane sono presenti reti di autobus e in gran parte di esse reti ferroviarie, mentre risultano meno diffuse quelle di tram, filobus e metro.
Tra i comuni di maggiore dimensione demografica o centro di area metropolitana, una buona offerta in termini di reti caratterizza, nel Centro-Nord, le città di Firenze (520 km per 100 kmq), Trieste (416 km), Milano (382 km) e Genova (313 km), con picco a Torino dove la densità della rete supera i 600 km per unità di superficie. Anche il Mezzogiorno è ben rappresentato, soprattutto da alcuni capoluoghi campani (Napoli, circa 400 km, e Salerno, 321 km), da Cagliari (411 km), Messina (191 km), Catania (154 km) e Cosenza, il comune con la densità più elevata in assoluto a livello nazionale (837 km per 100 kmq), interamente attribuibile alla rete di autobus che collega il centro abitato con numerose frazioni distribuite all’interno del territorio comunale.
Milano è il comune con la più alta densità di tranvie e di rete della metropolitana (rispettivamente 88,3 e 27,6 km per 100 kmq), Cagliari conserva il primato della rete di filovie (43,2 km per 100 kmq), mentre Bolzano presenta più chilometri di funicolare (9,6 km). Nel 2010 la tranvia è entrata in esercizio anche a Firenze (14,5 km) e a Venezia (1,4 km).
Nel 2010 gli autobus dei comuni capoluogo di provincia offrono, mediamente, 521,6 milioni di posti-km (+0,1% sul 2009). Il numero più elevato di posti-km si osserva a Roma (14.144,5 milioni) circa 5.140 per abitante; Torino (4.581,0 milioni) 5.042 per abitante; Milano (3.793,8 milioni) 2.883 per abitante; Genova (2.855,4 milioni) e Firenze (2.229,9 milioni), entrambe con disponibilità pro capite più elevate, rispettivamente pari a 4.690 e 6.025; Napoli (2.139,0 milioni) con 2.225 posti-km per abitante. In fondo alla classifica (meno di 10 milioni di posti-km) oltre a Sondrio (6,6 milioni), quattro capoluoghi della Sardegna: Tortolì (8,7 milioni, pari 800 posti-km per abitante), Tempio Pausania (5,0 milioni), Carbonia (3,9 milioni) e Lanusei (1,7 milioni), tutti con disponibilità pro capite inferiori a 350 posti-km.
In molti dei comuni di maggiori dimensioni demografiche sono presenti modalità di trasporto pubblico diversificate: Milano eroga la maggiore offerta di tram, filobus e metropolitana in termini di posti-km (rispettivamente 3.467,5 milioni, 609,8 milioni e 9.575,5 milioni). A Roma (187,7 milioni), Modena (131,0 milioni) e Bologna (121,3 milioni) si registra una discreta offerta di filobus. Il servizio offerto dalla metropolitana, oltre che a Milano, fa registrare buone prestazioni in termini di posti-km anche a Roma (7.589,7 milioni), Napoli (1.189,0 milioni) e Torino (908,0 milioni).
Sempre fra i comuni provvisti di metropolitana, Milano è quello che nel 2010 è dotato del maggior numero di stazioni per 100 kmq di superficie (39,0), seguito da Napoli (15,3), Torino (10,8) e Roma (3,7). Solo 6 dei 16 capoluoghi di provincia di maggiori dimensioni demografiche o centro di area metropolitana dispongono di questa modalità di trasporto per il collegamento rapido delle zone urbane.
Infine Crescono dello 0,9% sia la disponibilità degli stalli di sosta in parcheggi di scambio, volti a favorire l’uso del mezzo pubblico nel centro cittadino, sia gli stalli di sosta a pagamento.

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