Il Comune di Genova e la Regione Liguria confermano l’impegno su Amt




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Foto Giovanni Kaiblinger

Foto Giovanni Kaiblinger

*** AGGIORNAMENTO DEL 23 NOVEMBRE ***
Approvato a maggioranza dall’assemblea dei lavoratori di Amt la bozza di accordo che conclude la vertenza sul trasporto pubblico a Genova e lo sciopero di 5 giorni. Nel pomeriggio la ripresa del servizio.
L’accordo prevede che Amt rimanga pubblica. Il Comune provvederà a ripatrimonializzare l’azienda con un investimento di 4,3 milioni di euro, mentre restanti 4 milioni saranno recuperati attraverso riorganizzazioni aziendali e l’esternalizzazione di servizi in appalto come i quelli sulle linee collinari. Garantito che non verranno toccate nè le retribuzioni, nè l’orario di lavoro, nè i riposi dei dipendenti. La Regione si impegna a finanziare l’acquisto di nuovi mezzi attraverso finanziamenti da fondi europei e nazionali.

Proseguono i disagi a Genova, dove il servizio di trasporto pubblico è fermo per una protesta ad oltranza indetta del personale Amt, contrario ad ogni ipotesi di privatizzazione dell’azienda comunale di trasporti pubblico. Inutile rimarcare che lo stop di bus, metro e funicolari ha ulteriormente aggravato il già caotico traffico cittadino.

A rispondere ai timori dei lavoratori è intervenuto il Sindaco di Genova Marco Doria che riferendosi alla delibera da portare in discussione in Consiglio Comunale ed bloccata dai manifestanti con l’occupazione dell’aula, ha spiegato come l’amministrazione stia lavorando su un progetto complessivo che riguarda le sue aziende “non un testo che parla di svendita o di vendita di aziende, ma che si sforza di individuare le specificità dei diversi settori e adottare i provvedimenti conseguenti”.
Il sindaco ha voluto focalizzare la discussione sul caso più urgente di Amt, la prospettiva dell’azienda del trasporto pubblico urbano e la sua capacità di tenuta economica. Infatti “il Comune è pronto a confermare il suo sostegno, dopo aver lavorato su risparmi nel bilancio” ricordando che Amt soffre un forte squilibrio dei conti ma, a differenza di molte altre aziende pubbliche di trasporto, non ha accumulato debito e supera la quota di introiti da biglietti indicata dalle leggi nel 35% delle entrate complessive.
Sulle diverse misure necessarie al contenimento delle spese anche per il 2014, il sindaco ha ricordato come nel 2013 la sostanziale tenuta di bilancio sia stata ottenuta attraverso il consistente finanziamento, oltre 30 milioni versati nelle casse di Amt, da parte del Comune cioè dalla collettività e l’apporto del contenimento salariale dei lavoratori in base all’accordo sindacale. Per quanto riguarda il conferimento di patrimonio all’azienda il Sindaco ha precisato che qualunque operazione di questa natura deve sottostare ai vincoli di legge e non può avvenire solo in condizioni di equilibrio economico.
Una risposta molto chiara a quella che i lavoratori Atm hanno posto come punto nodale della protesta, il futuro economico dell’azienda e l’ipotesi di una sua privatizzazione, un rischio quest’ultimo molto temuto da parte dei dipendenti.
Le soluzioni proposte dal Comune intendono garantire e tutelare l’azienda soprattutto in previsione di quello che accadrà dopo il 2014, anno in cui scadrà, il 31 dicembre, il contratto di servizio di Amt e l’intero trasporto pubblico del bacino genovese dovrà essere messo a gara come previsto dalle nuove normative regionali.
“Ho parlato con il presidente della giunta regionale Burlando sui tempi di entrata in funzione della nuova legge regionale sul tpl che è il quadro normativo di riferimento” ha specificato il sindaco, confermando la volontà, come Comune, di partecipare all’agenzia regionale che sarà l’authority del tpl, cioè il soggetto che nel 2014 dovrà bandire le gare nell’ottica di un bacino unico regionale con l’integrazione ferro/gomma. Il Comune, in questo contesto, avrà il compito, insieme agli altri soggetti che ne faranno parte, di definire le regole per l’assegnazione dei servizi di tpl su base regionale ferro/gomma, gli investimenti, i livelli essenziali da erogare ai cittadini.
“In questi 13 mesi Amt deve vivere, non fallire – ha ribadito Doria – arrivare sana al 2015 e continuare a svolgere il servizio urbano nel bacino genovese”. La stabilità e solidità economica e l’equilibrio dei conti sono condizioni essenziali per traguardare il 2015 e permettere all’azienda genovese di partecipare alla gara.
L’impegno del Comune, come ha confermato fortemente Doria, è volto a salvare e rafforzare l’azienda nel corso del prossimo anno. In questo piano non rientra alcuna cessione di quote azionarie dell’azienda che è al 100% del Comune.

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