La flotta Tper di Bologna si rinnova con 23 nuovi bus a metano

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Bus Avancity da 18 metri di TPER

Importante tappa del percorso di rinnovamento della flotta urbana di Tper, con la consegna dei 23 nuovi autobus che entreranno in servizio a Bologna sulle linee urbane e suburbane, andando a sostituire altrettanti mezzi più datati del parco veicolare pubblico.
I nuovi bus sono di due diverse tipologie, tutti alimentati a gas naturale e con dotazioni e allestimenti interni d’avanguardia. Sono, pertanto, all’insegna di un’altissima compatibilità ambientale, oltre che di sempre più accentuato comfort per i passeggeri. Sono provvisti di impianto di climatizzazione integrale, di dispositivo per l’annuncio fonico esterno, di pianale ribassato per agevolare la salita e la discesa, di pedana estraibile e relativo posto attrezzato a bordo del bus riservato alle persone in carrozzella, nonché della piattaforma dedicata ad ospitare passeggini aperti, secondo gli standard già adottati da diversi anni a Bologna per gli acquisti di bus urbani.
Gli 11 bus snodati “Avancity Plus S”, prodotti dalla BredaMenarinibus, sono veicoli di 18 metri che saranno utilizzati sulle linee urbane a maggiore carico d’utenza. Potranno essere impiegati quotidianamente sulle linee 19, 27 e 35, ma anche sulle linee diametrali 13 e 14 e sulle circolari 32 e 33 in caso di interruzione del servizio filoviario o sulle corse non effettuate dai filobus; nei festivi saranno utilizzati anche sulle linee 21 e 25.

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Bus Citelis da 12 metri di TPER

I 12 bus Iveco Bus “Citelis” saranno, invece, introdotti in servizio sulle altre linee urbane su cui circolano mezzi di 12 metri, ma per la loro versatilità e capacità di trasporto potranno essere impiegati anche sulle linee suburbane di collegamento con l’area metropolitana più allargata.
L’acquisto di questi 23 nuovi bus ha comportato un investimento complessivo di 6,3 milioni di euro, sostenuto al 50 per cento da Tper in autofinanziamento e per il restante 50 per cento finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dei fondi del Ministero dell’Ambiente destinati all’ “Accordo di Programma per la qualità dell’aria 2012-2015”; i bus sono stati acquistati con una procedura di gara europea bandita in sinergia dalle tre aziende emiliano-romagnole Tper, Seta e Start per la fornitura di diversi lotti di autobus.
L’attenzione all’ambiente è un tema che vede il costante impegno di Tper: i principali obiettivi sono la riduzione dei consumi, degli inquinanti in atmosfera ed il contenimento delle emissioni acustiche. In particolare per i servizi urbani si punta in maniera sempre più decisa sulla filoviarizzazione e sui bus a metano. Notevoli sono i vantaggi della combustione del metano: non rilascia benzene, anidride solforosa e particolato; inoltre, le emissioni di anidride carbonica del motore a metano sono inferiori del 25 per cento rispetto ai carburanti tradizionali e quelle di ossidi di azoto addirittura del 90 per cento. In aggiunta, i bus a gas naturale, così come i filobus, consentono un deciso abbassamento dell’impatto acustico e delle vibrazioni rispetto ai mezzi a gasolio: un particolare non secondario, specie in ambito urbano, per un trasporto pubblico sempre meno impattante e sempre più a misura di città.
Con l’ingresso in servizio di questi 23 nuovi mezzi, il numero dei bus a metano che Tper mette in servizio nell’area urbana e suburbana di Bologna sale a 194 mezzi, un dato molto significativo in termini di rispetto ambientale, in piena coerenza con le linee guida dell’Unione Europea, che vedono nell’alimentazione a gas naturale delle flotte pubbliche un caposaldo dello sviluppo del trasporto pubblico su gomma in direzione dell’ecosostenibilità.
Tra le città italiane, solo le due metropoli Roma e Torino possono vantare un parco veicolare a gas naturale più numeroso di quello di Bologna, ed anche in un raffronto con le realtà europee che hanno puntato su questo carburante particolarmente rispettoso dell’ambiente per le loro flotte di bus, i 229 bus a metano di Tper non sfigurano affatto se rapportati ai 465 di Madrid, ai 410 di Atene e ai 376 di Barcellona e si avvicinano ai 255 della conurbazione di Oporto: tutte realtà metropolitane, sia in Italia che in Europa, con reti di servizio e bacini d’utenza decisamente più estesi di quello bolognese.
Il servizio urbano di Bologna sarà coperto progressivamente per oltre l’83 per cento con mezzi ad alta compatibilità ambientale di cui fanno parte, oltre a quelli a metano, anche i mezzi elettrici, ibridi, diesel Euro 4 o dotati di filtro antiparticolato.

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