Come il COVID-19 ha cambiato la mobilità a Roma

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Da ormai un mese il nostro Paese sta affrontando una situazione senza precedenti a causa del COVID-19. Le nostre abitudini sono radicalmente cambiate e, per forza di cose, anche i movimenti si sono ampiamente ridotti.

Foto Carlo Andrea Tortorelli
Foto Carlo Andrea Tortorelli

L’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità (RSM), con la collaborazione dei tre Atenei romani (La Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata) ha condotto un’indagine per capire come e in che modalità è cambiata la mobilità nella città di Roma. Il tutto analizzando i Dataset raccolti pre e post DPCM 8 marzo 2019 (primo Decreto a prevedere misure di carattere restrittivo su tutto il territorio nazionale) e pubblicandoli successivamente in un primo report. Le tipologie di Dataset raccolti sono le seguenti:

  • FCD – Floating Car Data – Viasat: un campione di veicoli che hanno istallato a bordo un dispositivo di geolocalizzazione. Sono sia vetture private che mezzi commerciali che si muovono su tutto il territorio comunale;
  • Stazioni di Misura di Roma Servizi per la Mobilità: sezioni su strade principali dove misuriamo la quantità di traffico veicolare che passa per ogni ora (vista red e impianti semaforici);
  • Tornelli delle Linee Metropolitane: vidimazioni in ingresso alle stazioni delle metropolitane di Roma;
  • Antenne Bluetooth: permettono di leggere i passaggi pedonali e veicolari attraverso i Bluetooth dei telefoni letti in forma anonima.
Il filobus 8636 in collaudo lungo via Nomentana a Roma - Foto Carlo Andrea Tortorelli

Floating Car Data – Viasat

Diminuzione (rispetto a febbraio) dei dispositivi rilevati del -52%.

Da lunedì 9 marzo (data di inizio validità del DPCM 8 marzo 2020) a venerdì 13 marzo si è registrata una notevole diminuzione del flusso veicolare. Incrociando i seguenti dati con quelli delle Stazioni di Misura (che misurano tutto il flusso veicolare, e non le sole vetture localizzabili) si ha una visione più complessiva del fenomeno: ciascun veicolo effettua molti meno movimenti rispetto a prima.

https://infogram.com/covid19-fcd-1hzj4on8z78o2pw

Dividendo i veicoli per categoria (autovetture e commerciali), è da far presente che, a partire dall’11 marzo, a causa dell’entrata in vigore del DPCM 11 marzo 2020 che ha disposto la chiusura di diverse attività commerciali, i sensori hanno rilevato un calo dei veicoli commerciali inferiore rispetto a quello delle autovetture.

Stazioni di Misura

In questo caso già dal 5 marzo le Stazioni di Misura hanno incominciato a rilevare i primi cali, con la percentuale (in negativo) sempre più crescente nel corso dei giorni a seguire. Nello specifico:

-15% del 9 marzo
-67% del 16 marzo
-75% del 23 marzo e confermato anche per il 30 marzo

Le strade maggiormente coinvolte da questo decremento sono Viale Cristoforo Colombo (altezza Canale della Lingua) e Via Palmiro Togliatti, con un calo di oltre il 90%.

Effettuando un confronto con il mese di agosto 2019, dove la città attraversa regolarmente una fase di maggior quiete, si nota un decremento del 25% circa.

https://infogram.com/covid19-stazioni-misura-1h7j4dp77q394nr
https://infogram.com/covid19-stazioni-misura-1h7j4dp77q394nr

Tornelli delle Linee Metropolitane

Effettuando un confronto con la settimana dal 17 al 23 febbraio, si evince la presenza di un calo del:

-76% nella settimana dal 9 al 15 marzo (percentuale che oscilla tra il 56 e l’89%)
-93% nella settimana dal 16 al 22 marzo (costante in tutti i giorni)
-94% nella settimana dal 23 al 29 marzo (costante in tutti i giorni)

https://infogram.com/covid19-tornelli-1h7g6kdmmld04oy

Dal grafico sopracitato è piuttosto evidente il netto callo delle validazioni ai tornelli a partire dal 9 marzo, giorno di inizio delle limitazioni agli spostamenti tramite apposito DPCM.

Passaggi Pedonali tramite Antenne Bluetooth

Ultimo set di dati riguarda i movimenti pedonali, rilevati in forma anonima attraverso il Bluetooth dei cellulari. Il giorno sabato 2 febbraio sono stati rilevati circa 100 spostamenti, mentre il 26 marzo tale numero era prossimo allo zero.

L’afflusso in alcune strade si è ridotto così tanto che, come è possibile anche vedere dal relativo video, ad un certo punto le rilevazioni si sono interrotte.

Una mobilità radicalmente cambiata, dunque (anche se facilmente prevedibile viste le forti restrizioni volute dal Governo Italiano). Sarà curioso analizzare il successivo comportamento delle persone al termine del lockdown, sperando in una risoluzione quanto più celere possibile del problema.

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