VIDEO – Il trasporto merci su ferrovia in crescita dopo anni di crisi




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In Italia il sistema del trasporto merci su ferrovia ricopre una quota di traffico minoritaria, solamente il 6% del mercato complessivo rispetto alle altre modalità. Un valore totale di merci trasportate molto inferiore rispetto ad altri paesi europei dove ci si attesta su una quota compresa tra il 12 e il 18%. Numeri sui quali si è molto discusso in questi ultimi anni anche in relazione allo sviluppo dei corridoi ferroviari europei TEN-T che attraverseranno il nostro paese.
Un settore che nonostante la forte domanda complessiva non è riuscito a mantenere la sua posizione di mercato. Dal 2007 al 2013 infatti il trasporto merci su ferrovia è passato da circa 70 milioni di Treni/km a soltanto 42 milioni di Treni/km segnando una contrazione del 40%.
Ci confermiamo come la nazione europea che trasporta meno merci su ferrovia, solo la metà delle tracce disponibili vengono utilizzate, privilegiando essenzialmente il cabotaggio su mare e su strada con una forte ripresa nel settore aereo. Qualcosa però sta cambiando. Grazie a diversi fattori, tra cui la liberalizzazione del mercato ferroviario e il tentativo di rilancio avviato da Trenitalia Cargo, il 2014 ha visto nuovamente registrare un segno positivo con un incremento del +1,4% dei Treni/km dedicati al trasporto merci.
Indubbiamente un dato positivo che si evidenzia maggiormente in uno scenario complessivo dove, pur recuperando una leggera quota di mercato, la ferrovia si conferma purtroppo la Cenerentola del settore ma che punta ad una incremento preventivato nel breve periodo del 7%.
Un ipotesi di crescita sostanziale confermata dall’implementazione delle offerte da parte di alcuni operatori privati con l’apertura di nuove rotte, in prevalenza Nord/Sud lungo le direttrici Tirrenica ed Adriatica, e dall’incremento record del 200% registrato dai servizi di Trenitalia Cargo che dalla Basilicata raggiungono le destinazioni di Civitavecchia, Torino, Verona e i transiti di Modane e Domodossola per la Francia e la Germania con treni merci destinati al trasporto auto, componentistiche e rottami ferrosi per i mercati europei e d’oltreoceano.
E nell’ottica di una crescita della domanda, sempre la stessa Trenitalia Cargo non intende farsi cogliere impreparata da questi primi segnali di ripresa. Puntano infatti al potenziamento della flotta e dei servizi offerti le iniziative intraprese in questi mesi dalla società del Gruppo FS Italiane, come il leasing già avviato di 10 locomotive elettriche per i servizi intermodali lungo la linea Tirrenica Genova – Roma e per i collegamenti tra Chiasso, Milano e dintorni o il bando di gara finalizzato al noleggio di ulteriori 10 locomotive per un investimento complessivo di 570 milioni di euro.
Anche RFI – Rete Ferroviaria Italiana è impegnata nel rilancio del trasporto merci su ferrovia con una serie di interventi volti al potenziamento e implementazione delle infrastrutture ferroviarie anche in virtù del fatto che l’Italia è interessata da ben quattro dei dieci corridoi TEN-T definiti dall’UE.
Lungo la rete fondamentale ad Alta Capacità la gran parte degli interventi sono già stati portati a termine e nelle aree industriali che sviluppano il maggiore traffico merci in Nord Italia e Valle Padana le sagome previste per gallerie e rete ferroviaria sono già in larga parte funzionali al passaggio dei treni caricati con container di grandi dimensioni, dei semi-rimorchi e della cosiddetta “Autostrada viaggiante”, convogli attrezzati per trasportare Tir fino a 4 metri di altezza, completi di motrice e rimorchio, caricati su speciali carri merci.
Sul corridoio Est-Ovest già non ci sono limitazioni di sagoma fra Trieste e Milano, mentre entro giugno saranno ultimati i lavori di adeguamento fra Milano e Torino.
Per quanto riguarda i collegamenti Nord-Sud sono già stati calendarizzati gli interventi che nei prossimi tre anni dovranno comportare l’adeguamento dei profili delle linee con il massimo di sagoma e modulo possibile.
A livello transfrontaliero invece sono in corso diversi interventi per l’adeguamento delle linee di collegamento con la Svizzera interessate dal corridoio Reno-Alpi Genova-Rotterdam. Entro il 2017 saranno ultimati quelli per il valico di Chiasso, mentre la linea per il valico di Luino sarà a standard nel 2020. Il valico del Sempione risulta già adeguato e in piena operatività.
Più a lungo termine invece gli interventi per la realizzazione della Torino-Lione lungo il corridoio mediterraneo Lisbona-Est Europa e del tunnel di base del Brennero tra Bolzano e Innsbruck lungo il corridoio scandinavo-mediterraneo Helsinki-Palermo.

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