Illustrato ai Comuni il progetto di elettrificazione della ferrovia in Val Venosta

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Gtw SAD in servizio lungo la linea della Val Venosta - Foto Giovanni Giglio

Gtw SAD in servizio lungo la linea della Val Venosta
Foto Giovanni Giglio

Prosegue a grandi passi l’iter per l’elettrificazione della ferrovia della Val Venosta Merano-Malles. L’assessore Mussner e il presidente di STA (Strutture trasporto Alto Adige Spa) Martin Ausserdorfer hanno incontrato i Comuni, i comprensori, i cittadini e il settore turistico per illustrare le varie fasi del progetto di potenziamento della linea ferroviaria (v. articolo).
Dopo la riattivazione della ferrovia della Venosta nel 2005, “ora è il momento di un ulteriore salto di qualità per attrezzarla e adeguarla alle esigenze attuali e future”, ha detto Mussner. Con due milioni di passeggeri all’anno, la ferrovia ha più che raggiunto la sua capacità massima. Ciascuno dei treni impiegati, 11 automotrici a trazione diesel-elettrica, percorre ogni anno oltre un milione di km sulla sola tratta della Venosta. Con i nuovi treni FLIRT a trazione elettrica, il cadenzamento orario ogni 30 minuti, e la possibilità del graduale collegamento diretto con Bolzano “si aprono prospettive completamente nuove”, ha aggiunto l’assessore. L’elettrificazione comporta inoltre un risparmio di CO2 quantificato in 4,2 milioni di kg all’anno rispetto all’attuale trazione diesel dei convogli.
La STA – Strutture Trasporto Alto Adige SpA, responsabile della gestione dell’infrastruttura, ha elaborato da tempo analisi e strategie: già la prossima primavera (2016 ndr), secondo il direttore di STA Joachim Dejaco, inizieranno i lavori concreti, mentre buona parte di quelli preparatori è già stata completata. Sarà necessario allungare i marciapiedi, realizzare sottopassi pedo-ciclabili in alcune stazioni ed avviare gli interventi necessari per realizzare la linea aerea per l’alimentazione.
La ferrovia verrà dotata di moderni treni FLIRT, simili a quelli già da tempo in servizio lungo le altre linee dell’Alto Adige, ma in questo caso attrezzati anche per la tensione di 25kV, 50Hz e del sistema di segnalazione e protezione del treno ETCS (v. articolo). Infatti una delle caratteristiche principali della nuova linea elettrificata è la corrente di alimentazione, a 25kV, e il segnalamento ERMTS/ETCS, utilizzati in questo caso per la prima volta lungo una linea regionale e non ad Alta Velocità.
I costi previsti di circa 56 milioni di euro comprendono i lavori sulla tratta, lo sviluppo dei nuovi treni FLIRT con l’implementazione di un sistema di segnalamento secondo gli standard europei e la realizzazione della trazione elettrica a 25 kv. La complessità dei lavori, ha spiegato Dejaco, richiederà per due volte un’interruzione di alcune settimane del traffico ferroviario, presumibilmente nel 2017 e 2019, fasi nelle quali – sulla scorta dell’esperienza già fatta in val Pusteria – si porrà molta attenzione ad offrire un adeguato servizio di bus sostitutivi.

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