Presentati i lavori per la linea AV/AC Napoli-Bari




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Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio i presidenti delle Regioni Campania e Puglia, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano. e l'amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Michele Mario Elia - Foto Gruppo FS Italiane

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio i presidenti delle Regioni Campania e Puglia, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano.
e l’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Michele Mario Elia
Foto Gruppo FS Italiane

Partono i cantieri delle opere civili necessarie per il potenziamento infrastrutturale e tecnologico dell’itinerario Alta Velocità/Alta Capacità Napoli – Bari, in linea con l’iter dei lavori indicato dal decreto Sblocca Italia.
E’ la prima fase degli interventi programmati, propedeutici per l’avvio, da ottobre 2016 dei principali cantieri.
In particolare, le opere civili saranno realizzate nel comune di Acerra (NA), la nuova viabilità stradale in località Gaudello e nel comune di Dugenta (BN) il nuovo cavalcavia e la viabilità stradale funzionale alla definitiva eliminazione del passaggi a livello di via Calabroni.
All’avvio dei lavori erano presenti il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e presidenti delle Regioni Campania e Puglia, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano.

Gli interventi programmati (in rosso) a partire dal 2016 sulla linea Napoli-Bari

Gli interventi programmati (in rosso) a partire dal 2016 sulla linea Napoli-Bari

Durante l’incontro il commissario straordinario di Governo e amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Michele Mario Elia ha illustrato la tempistica dei lavori sottolineando la necessità del continuo confronto con gli Enti locali interessati.
L’itinerario AV/AC Napoli – Bari/Lecce/Taranto, inserito nella rete Trans European Network (TEN-T), consentirà di integrare l’infrastruttura ferroviaria del Sud-Est, in particolare la Puglia e le province più interne della Campania, con le direttrici di collegamento al Nord del Paese e con l’Europa.
A opera completata sarà sensibile la riduzione dei tempi di viaggio. Solo tre ore fra Roma e Bari, contro le attuali quattro, e due ore fra Napoli e Bari, rispetto alle attuali tre ore e 40 minuti, incremento della capacità di traffico, aumento dell’offerta di trasporto, sviluppo dell’interscambio modale (ferro/ferro e ferro/gomma) per gli spostamenti fra le grandi aree metropolitane del Sudest, sostenibilità ambientale: sono questi i principali benefici che si otterranno a conclusione dei lavori programmati. Senza dimenticare il significativo impatto sociale previsto, in termini di ricaduta occupazionale: per i primi interventi è stimato l’impiego medio di 2.200 uomini/mese, di cui 2mila occupati nella realizzazione delle opere e 200 nell’indotto.
L’asse ferroviario Napoli – Bari ha anche un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno poiché connette due aree che da sole raggiungono una quota di oltre il 40% della produzione di mercato nel Meridione.
Il costo complessivo a vita intera dell’opera è stimato in circa 6,2 miliardi di euro.

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