Accordo tra RFI e Lotras per incrementare il traffico merci lungo la ferrovia Adriatica




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Il centro intermodale di Villa Selva (FC)

Il centro intermodale di Villa Selva (FC)

Pianificazione commerciale del traffico merci per un periodo di cinque anni; capacità di traffico programmata (slot orari dedicati per località collegate e giorni stabiliti) funzionale alle necessità dell’operatore logistico; adeguamento infrastrutturale del terminal merci di Villa Selva (FC) per incrementarne la capacità produttiva.
Sono i contenuti salienti dell’Accordo Quadro sottoscritto da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) e Lotras, azienda pugliese leader in Italia e in Europa nel settore del trasporto strada/ferrovia convenzionale e intermodale.
Operativo da dicembre 2016, validità cinque anni, è il primo accordo fra RFI e un operatore logistico dedicato specificatamente al traffico merci della direttrice Adriatica.
La capacità di traffico certa e programmata consentirà a Lotras di aumentare il trasporto merci su rotaia fino al 40%, oggi è attestato su oltre 2.300 treni/anno, e di garantire un efficace e efficiente uso della capacità di traffico resa disponibile da Rete Ferroviaria Italiana.
RFI investirà cinque milioni di euro per potenziare lo scalo merci di Villa Selva, strategico per il sostegno economico dell’area industriale romagnola e cuore del business cargo di Lotras.
Gli interventi, realizzati, per fasi, permetteranno con quattro nuovi binari – due per carico/scarico merci, altrettanti per sosta temporanea dei treni – di incrementare la capacità ricettiva del terminal ferroviario.
Entro il 2018 a Villa Selva saranno così operativi complessivamente tre binari (lunghezza 750 m, standard europeo per i treni a massima composizione) per le attività di carico/scarico merci e altri tre (sempre lunghi 750 m) per la sosta temporanea dei treni.
Ulteriori due binari, già operativi oggi, sono invece dedicati alla circolazione ferroviaria: arrivo e partenza dei treni.
Il potenziamento del terminal merci di Villa Selva avrà ricadute importanti su tutto il sistema di logistica su ferro della regione Emilia-Romagna. Un sistema che già oggi ha realtà consolidate o, in fase di espansione, come i terminali Le Mose (Piacenza), Castelguelfo (Parma), Marzaglia (Modena) e Bologna Interporto. Senza dimenticare il porto di Ravenna.
Realtà logistiche, portuali e retroportuali, importanti e funzionali al traffico merci programmato e attivo sui Corridoi europei Baltico–Adriatico (Helsinki – Repubbliche Baltiche – Polonia – Repubblica Ceca – Slovacchia – Austria – Trieste/Venezia/Ravenna) e Scandinavo–Mediterraneo (Helsinki – Svezia – Danimarca – Germania – Brennero – La Spezia/Livorno/Taranto/Palermo).
Infine, per incrementare la capacità di traffico della direttrice Adriatica, da Bologna a Bari/Lecce, RFI ha in corso importanti interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico della rete che, per fasi, permetteranno di dare un sensibile impulso sia al traffico cargo sia a quello passeggeri (regionale e media-lunga percorrenza) incrementando gli standard di regolarità e puntualità della circolazione ferroviaria.

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