Barilla sceglie Lotras per il trasporto del grano su rotaia

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In un periodo dove il trasporto delle merci su rotaia è in forte crescita, specialmente a causa dell’attuale situazione dettata dall’emergenza COVID-19 che privilegia questa metodologia di trasporto rispetto a quella su camion, anche il Gruppo Barilla sceglie questo metodo di trasporto per il trasferimento del proprio grano duro.

E483.316 di Mercitalia Rail - Foto di Filippo Benigni
E483.316 di Mercitalia Rail – Foto di Filippo Benigni

E’ infatti stato siglato da poche ore un accordo tra il Gruppo Barilla e Lotras, società italiana presente da diverso tempo nel settore della logistica ferroviaria, per il trasporto via ferro di grano duro dal Terminal Lotras di Incoronata, a Foggia, allo stabilimento Barilla di Parma.

“Questo accordo rappresenta un ulteriore traguardo nel percorso del Gruppo Barilla sul fronte della sostenibilità ambientale, e offre un’opportunità strategica nella valorizzazione della produzione granaria del Sud Italia, territorio in cui da sempre Barilla opera con importanti produzioni e filiere di approvvigionamento.”

Luigi Ganazzoli, Responsabile Acquisti del Gruppo Barilla.

L’accordo prevede l’effettuazione settimanale di 30 convogli, per una movimentazione complessiva di 30 tonnellate di grano duro. La trazione dei convogli è affidata a Mercitalia Rail, Impresa Ferroviaria del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che metterà a disposizione, oltre alle locomotive, anche i carri tramoggia per il trasporto del grano.

Per ogni treno partito da Foggia – spiega il Gruppo Barilla – viene tolto dalla strada l’equivalente di circa 1000 camion, con dei notevoli benefici in termini di sicurezza stradale ed emissioni di CO2 (con una loro riduzione pari a 1500 tonnellate, circa il 70% in meno rispetto al trasporto su gomma). Tale azione rientra nel programma “Buono per Te, Buono per il Pianeta” del Gruppo Barilla, con l’obiettivo di rendere la filiera produttiva sempre più sostenibile per il pianeta (in modo tale da raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile imposti dalle Nazioni Unite) con una rivisitazione dei processi produttivi.

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