Quale destino per le E483 di Mercitalia Rail?




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E’ da ormai diverso tempo che le E483 di Mercitalia Rail non circolano sui nostri binari.
Arrivate con un lotto di 7 unità (dalla .314 alla .320) nel 2017 grazie ad un contratto di noleggio firmato con la RoSCo Akiem, queste macchine hanno macinato milioni di km lungo tutta la penisola, da Nord a Sud.

E483.316 di Mercitalia Rail - Foto di Filippo Benigni
E483.316 di Mercitalia Rail – Foto di Filippo Benigni

Le E483 di Mercitalia, tecnicamente chiamate con la sigla TRAXX F140DC, sono delle locomotive monotensione alimentate 3kV, con una Potenza Massima di 5,6MW e uno sforzo di trazione all’avviamento di 300kN.

Tutte e 7 le unità, prodotte nello stabilimento Bombardier di Vado Ligure (SA), sono state assegnate all’impianto di Milano Smistamento, dove attualmente, secondo alcune voci, giaciono in attesa di una svolta sul loro futuro. Le motivazioni del loro improvviso stop non sono al momento confermate, anche se diverse voci circolano al riguardo (tra cui la scadenza del contratto di noleggio).

E483.316 di Mercitalia Rail - Foto di Filippo Benigni
E483.316 di Mercitalia Rail – Foto di Filippo Benigni

Non è nemmeno da escludere un loro possibile ritorno in servizio con un rinnovo del contratto, favorendo anche uno svecchiamento dell’attuale flotta di trazione di Mercitalia, la cui età media è ancora elevata per via delle numerose E652 in servizio, e il mantenimento della leadership nel settore del trasporto merci su ferro. Da evidenziare come nell’ultimo periodo sempre più imprese ferroviarie continuano a investire notevoli cifre di denaro nell’acquisto di nuove locomotive e di carri di ultimissima generazione, stimolando così gli spedizionieri e favorendo lo spostamento del trasporto merci dalla gomma al ferro (aumentando di fatto la percentuale di trasportato su ferro, ancora molto bassa in Italia rispetto ad altri Paesi europei). Il tutto anche in previsione del prossimo espletamento, in alcuni specifici tratti di linea, di convogli merci dalla lunghezza complessiva di 750 metri e con una capacità di carico ben maggiore rispetto a quella dell’attuale “Treno Europeo”.

R.C. in collaborazione con Gazzetta dei Trasporti.

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