CFI acquista RailOne e si consolida nel mercato cargo ferroviario




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E474 di RailOne - Foto Manuel Paa

E474 di RailOne – Foto Manuel Paa

Formalizzata l’acquisizione da parte di CFI – Compagnia Ferroviaria Italiana, della società di cargo ferroviario Railone dal Gruppo Toto, storico proprietario del marchio AIR ONE, per un valore di 8,6 milioni di Euro.
Con questa operazione CFI si consolida primo operatore completamente privato nel mercato di riferimento. Con l’apporto di Railone (7,5 mln), il fatturato nel 2015, con gli effetti dell’acquisizione per solo 2 mesi, sarà di 36,7 mln, con una previsione complessiva per il 2016 di circa 47,5 milioni. L’EBITDA sarà invece di 3,6 mln. In crescita anche gli asset materiali che, grazie all’operazione, permettono a CFI di espandersi ulteriormente potendo contare su 14 locomotori, 650 carri e 136 dipendenti.
Nata nel 2007 per iniziativa dell’attuale AD, Giacomo di Patrizi, e di alcuni imprenditori italiani, ancora oggi soci dell’azienda, quali Guido Bernardini srl, Dicos spa e Nikel srl, che fa riferimento al Presidente Giuseppe Smeriglio, CFI è da tempo fornitore di grandi colossi industriali presenti nel Paese tra cui Acciaierie Arvedi, Acciai Speciali Terni, FCA, Case New Holland, Padana Tubi, Unilever, Nestlé, oltre che di importanti operatori logistici quali Sit Rail, Stante, Shenker, Transmec. Un paniere destinato a crescere dopo l’acquisizione che porterà da subito dentro CEPAV 2 (Consorzio Eni per Alta velocità).
Crescono dunque in modo esponenziale le possibilità del Gruppo CFI che, con questa ulteriore operazione, chiude un anno di grandi investimenti, di cui nei soli ultimi 3 mesi circa 21 milioni di euro. Oltre a quelli relativi all’acquisizione di Railone, infatti, sono stati investiti 7 milioni di euro per 2 nuovi locomotori Siemens Vectron (in Italia i primi ibridi elettrici e diesel insieme per svolgere anche attività di manovra all’interno di scali non dotati di elettrificazione) e 5,2 milioni per ristrutturare i magazzini del terminal ferroviario di Piedimonte San Germano che verranno utilizzati per le attività legate ad un importante contratto concluso con FCA (Fiat Chrysler Automobiles).
“Crediamo fermamente che il futuro del traffico merci nel nostro Paese sia su ferro” spiega Giacomo Di Patrizi “ed è per questo che dal 2007 in avanti, anche durante i periodi più bui della crisi economica, abbiamo continuato ad investire per trasformare la nostra azienda in un punto di riferimento per le grandi industrie italiane ed europee che vogliono sperimentare le grandi opportunità di efficienza ed efficacia offerte da questa modalità di trasporto, e dalle attività logistiche ad essa correlate. Siamo determinati ad andare avanti su questa strada” continua Di Patrizi “per continuare a sviluppare con i nostri Clienti, come fatto fino ad oggi, progetti innovativi e vincenti che permettano crescita reciproca”.

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